Premio Strega: i libri da leggere prima dell’estate
Questa settimana sono usciti i titoli dei dodici semifinalisti del Premio Strega 2021.
Ma partiamo dall’inizio: il Premio Strega si chiama così perché voluto nel 1947 dai produttori del Liquore Strega, come dire: cosa c’è di meglio che mettersi in poltrona dopo cena con un buon libro e un bicchierino in mano?
I quattrocento giurati chiamati a votare il libro dell’anno sono chiamati Amici della domenica e provengono, a vario titolo, dal mondo della cultura o sono ex vincitori. Ognuno propone un libro pubblicato nel corso dell’anno appena trascorso (tra il 1º marzo dell’anno precedente e il 28 febbraio dell’anno in corso).
Tra i vincitori più illustri ricordiamo Umberto Eco con Il nome della rosa (che vorrei rileggere) e Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, ma anche Alberto Moravia, Margaret Mazzantini, Natalia Ginzburg, Dacia Maraini e, l’anno scorso, Sandro Veronesi con Il colibrì (in lista anche lui).
Come dicevo all’inizio, il numero massimo di opere ammesse è dodici; il prossimo passo sarà la selezione dei cinque finalisti il 10 giugno e poi la proclamazione del vincitore giovedì 8 luglio: una specie di Sanremo dei libri (chiedo scusa da subito per l’incauto paragone).
Quindi abbiamo due mesi abbondanti per andare a leggerli e iniziare a fare i nostri pronostici.
Da quello che ho potuto intravedere si parla tanto di casa e di rapporti famigliari, forse rispecchiando un po’ il raggio d’azione limitato che abbiamo da più di un anno.
Anche Roma e zone limitrofe fanno spesso da sfondo a questi romanzi: spero che alla lunga questa cosa non diventi noiosa.
Ho già iniziato la lettura e presto vi racconterò nel dettaglio cosa ne penso, intanto qui potete iniziare a dare una scorsa veloce alle copertine.
Buona lettura!