Anima nomade di Francesco Faraci
Lamarinda&Friends,  Recensione

“Anima nomade”: l’invito al viaggio mediterraneo di Francesco Faraci, fotografo e scrittore.

Un cammino che inizia dalle parole di Pasolini e arriva a Grotowski.

Imparare a sentire i luoghi e le persone; lasciarsi stupire, attraversare ed ammaliare.

Luce, corpi e luoghi.

Autobiografico a tratti, con “Anima nomade” (Mimesis Edizioni) Faraci conduce i lettori nella sua Palermo e attraverso i cassetti della memoria e i ricordi d’infanzia che hanno ispirato inconsapevolmente il suo cammino.

Andare oltre a tutto ciò che è convenzionale, oltre i confini tradizionali. Imparare a cambiare prospettiva e lasciare andare ogni pregiudizio.

L’anima nomade e la fotografia povera accompagnano il lettore ad ogni passo, pagina dopo pagina. Una guida sicura che allo stesso tempo lascia la libertà di lasciarsi trasportare e coinvolgere dall’atmosfera che l’autore crea e condivide.

Seguire i venti come si insegue un filo rosso, alla scoperta della bellezza racchiusa in ogni dettaglio solo in apparenza insignificante.

Immagini in bianco e nero e parole che prendono per mano, imparare a vedere e scoprire persone spesso dimenticate.

La prefazione di Franco Arminio, definisce “Anima nomade” un libro farmacia. Una guida alla nostra vita.

Autentico, spontaneo, sensibile e senza filtri.

La magia di chi cammina e vive nel mondo con cuore infinito.


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