3 Dicembre. Giornata internazionale delle persone con disabilità
I libri da leggere
Per la “Giornata internazionale delle persone con disabilità”, vorrei consigliarvi qualche lettura. Niente di troppo impegnato, naturalmente. Solo qualche suggerimento per ricordarci che siamo tutti un po’ speciali 🙂
Ecco cosa ho trovato:
“Mio fratello rincorre i dinosauri” di Giacomo Mazzariol
Storia mia e di Giovanni che ha un cromosoma in più (Einaudi editore)
E’ uno di quei libri che andrebbero letti a scuola (anche da genitori ed insegnanti). Sarebbe riduttivo dire che parla di inclusione: è proprio un libro sulla speranza e sulla capacità di imparare che amare è una cosa semplice e spontanea e che i muri si abbattono più con i sorrisi che con i pugni. È un libro fresco, diretto e senza retorica, è un libro che commuove senza essere “piagnone”. Se penso poi che è stato scritto da un ragazzo di diciott’anni, beh: applauso, inchino e chapeau!
“Ognuno ride a modo suo” di Valentina Perniciaro
“Storia di un bambino irriverente e sbilenco” (Rizzoli Editore)
Sirio nasce nel 2013, prematuro ma sano. Solo otto giorni dopo le sue frettolose dimissioni il suo cuore si ferma: una “morte in culla” scampata che porta i rianimatori alla sentenza di stato vegetativo. Sirio invece oggi cammina e comunica a modo suo, malgrado la diagnosi di tetraparesi spastica e paralisi cerebrale, la tracheostomia, gastrostomia e sordità: parole che non hanno fermato la sua simpatia, voglia di felicità e ricerca di autonomia. Fuori dagli stereotipi del bambino speciale e delle madri coraggio, la famiglia di Sirio ha iniziato a raccontare in rete la necessità di assistenza, il bisogno di condivisione e socialità, la valorizzazione delle diversità, scegliendo di dar voce a chi voce non ha con la giusta dose di ironia e irriverenza.
“Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte” di Mark Haddon
(Einaudi Editore)
In questo caso non è più una storia reale, ma un romanzo vero e proprio. Christopher è un quindicenne colpito dal morbo di Asperger, una forma di autismo. Ha una mente straordinariamente allenata alla matematica ma assolutamente non avvezza ai rapporti umani: odia il giallo, il marrone e l’essere sfiorato. Ama gli schemi, gli elenchi e la deduzione logica. Non è mai andato più in là del negozio dietro l’angolo, ma quando scopre il cane della vicina trafitto da un forcone capisce di trovarsi di fronte a uno di quei misteri che il suo eroe, Sherlock Holmes, era così bravo a risolvere. Inizia così a indagare…
Spero di avervi dato qualche suggerimento interessante e, come sempre, vi aspetto nei commenti