Salone del Libro 2023 – Lamarinda c’era
Si è da poco concluso il Salone del Libro di Torino 2023, ecco il mio bottino.
Cinque libri stupendi che non ho potuto fare a meno di portare a casa con me. A dire la verità, tanti e tanti altri sono rimasti lì con le loro copertine stupende e le loro storie incredibili, ma di tutti ho preso nota e di molti ho una foto che mi fa da promemoria… quindi è solo questione di tempo 😉
Intanto vi presento i miei nuovi compagni di viaggio, giusto per darvi un’idea di cosa vi parlerò nei prossimi mesi
“La volpe che amava le piccole cose” di Nicola Pesce
Naturalmente dopo “La volpe che amava i libri” e “Il fiato di Edith” non potevo non prendere “La volpe che amava le piccole cose” di Nicola Pesce, e soprattutto non potevo perdere l’occasione di farmelo autografare dall’autore.
“Era la stessa cosa che le accadeva quando leggeva i libri nella sua tana. Una parola scritta trecento anni prima era stata scritta proprio per lei, era uno spillo che trapassava il tempo e le entrava nel cuore”.
“Il sorriso di Caterina. La madre di Leonardo” di Carlo Vecce
Ho avuto il privilegio di seguire la presentazione dell’autore (e farmi autografare il libro) e ovviamente mi sono innamorata anche di questo.
Consiglio di fare un salto sul sito della Giunti dove troverete anche l’estratto, e la presentazione.
“Cagliostro” di Alexandre Dumas
«Questo libro prodigioso racconta come ognuno sa le avventure di Cagliostro e come abbia ordito l’affare della collana della regina […]. Di fronte alla messa in scena di Dumas (venerando io quel grande autore) mi domandavo se il Vate non avesse scoperto, nel raccontare di un solo complotto, la Forma Universale di ogni complotto possibile». (Umberto Eco)
Come potevo resistergli? E molto a malincuore ho lasciato “La collana della Regina” (ma tanto lo sappiamo benissimo che alla prima occasione lo ordinerò … e comunque tra poco è il mio compleanno…)
Ippocampo al salone del libro: un mondo a parte
E poi c’era lo stand di Ippocampo Edizioni, e qui è stata davvero dura.
Ippocampo quest’anno festeggia i vent’anni di attività e ha fatto davvero le cose in grande. Lo stand è stato progettato da Yuko Higuchi: un’oasi verde, un mondo magico e surreale all’interno del Salone, in perfetta armonia con il tema di quest’anno che era: “attraverso lo specchio”.
Ma parliamo dei libri. Ne ho portati a casa due
“Emily Dickinson e i suoi giardini” Di Marta McDowel
Una raccolta di poesie, aneddoti e fotografie… te ne innamori solo a sfogliarlo. Non vedo l’ora di avere il tempo e lo spirito giusto per leggerlo, ma so già a chi darò il tormento per scrivere la recensione 😉
E alla fine il mio preferito
“Maria Antonietta & Alex Von Fersen. Corrispondenza segreta” di Isabelle Aristide Craveri
Siamo sinceri, come potevo non prenderlo? Noi, figli di Lady Oscar, come possiamo non farci catturare da questo libro che è la raccolta delle lettere tra Maria Antonietta e il conte Fersen?
Tre anni: questo il tempo che è servito all’équipe del progetto REX per decodificare le lettere di Maria Antonietta e di Axel von Fersen, annerite, criptate o scritte con inchiostro simpatico. Ci si aspettava di trovare, soprattutto, parole tenere e frasi d’amore, invece ecco spuntare due anni di corrispondenza politica per tentare di mettere in salvo un regno e la sua regina.
Questa è stata, in breve, la mia avventura al Salone del Libro 2023.
Un’esperienza incredibile, un paese dei balocchi per tutti i “malati di libri” come me. Nuove case editrici e nuovi modi di raccontare… “ho visto cose che voi umani“… ma questa è un’altra storia e ve la racconterò, come sempre, una pagina dopo l’altra.