Oppenheimer il libro
Mentre il film continua a macinare premi, in attesa della notte degli Oscar del 10 marzo non posso non parlare di “Oppenheimer”: non del film però, ma del libro da cui è stato tratto: “Oppenheimer. Trionfo e caduta dell’inventore della bomba atomica” di Kai Bird e Martin J. Sherwin, vincitore del premio Pulitzer nel 2006.
Sono circa 900 pagine per circa un paio di kili. Sì: è un mattone; eppure, superata la diffidenza iniziale, fila via veloce ed avvincente come un romanzo anche se è una biografia a tutti gli effetti.
Sinceramente, penso che non mi sarei mai avvicinata a questa lettura se non avessi visto prima il film che mi è stato molto d’aiuto anche per mantenere il filo della storia e non perdermi tra fonti e citazioni.
Il titolo originale è “American Prometheus” e francamente lo trovo molto più d’impatto rispetto alla traduzione della versione italiana:
Prometeo donò il fuoco agli uomini […] di nascosto a Zeus. Quando lo venne a sapere, Zeus ordinò a Efeso di inchiodare il corpo di Prometeo sul caucaso, che è un monte della Scizia.
Per molti anni Prometeo rimase inchiodato al monte e ogni giorno un’aquila volava a divorargli i lobi del fegato, che ricrescevano durante la notte.
(Apollodoro di Atene, Biblioteca, libro 1,7.45)
A differenza del film, la biografia ripercorre tutta la vita di Oppenheimer, quindi anche l’infanzia e il periodo della formazione scientifica, che nel film sono necessariamente solo accennati. Ma ancora di più, il libro si sofferma sulla vera e propria persecuzione e sulle accuse di spionaggio a cui Oppenheimer è stato sottoposto dal governo americano e che sono fondamentalmente alla base di quella inchiesta-farsa sulla convalida del pass che fa da filo conduttore lungo le tre ore di film.
Quindi: assolutamente consigliato per quando si ha un po’ di tempo da dedicargli, “Oppenheimer” è uno di quei libri che ha meritato un posto d’onore nella mia “mensola dei preferiti”.
Se ancora non l’avete visto, vi lascio sotto il trailer del film che già potete trovare sulle principali piattaforme, ma prima, come sempre, vi lascio l’anteprima del libro direttamente dal sito della Garzanti