Orgoglio e Pregiudizio, oltre il romanzo
Ovvero: da Jane Austen agli Zombies passando da Bridget Jones.
Il 28 gennaio 1813 viene pubblicata la prima edizione di Orgoglio e Pregiudizio di Jane Austen (adoro l’Agenda del lettore di Feltrinelli!) e ho tutte le intenzioni di rileggerlo. Nel frattempo ho fatto un po’ di ricerche in giro.
Il ROMANZO
“Il 1° novembre 1797 il rev. George Austen scrisse una lettera a Thomas Cadell, un editore di Londra: Signore, Sono in possesso di un Romanzo Manoscritto, composto di tre Voll. all’incirca della lunghezza di Eveline di Miss Burney. Dato che sono ben consapevole di quanto sia importante che un’opera del genere faccia la sua prima Comparsa sotto l’egida di un nome rispettabile mi rivolgo a voi. Vi sarò molto obbligato quindi se vorrete cortesemente farmi sapere se siete interessati a essere coinvolti in essa; A quanto ammonteranno le spese di pubblicazione a rischio dell’Autore? E quanto sareste disposti ad anticipare per l’acquisto dei Diritti, se a seguito di un’attenta lettura, fosse da voi approvata? Se la vostra risposta sarà incoraggiante vi spedirò l’opera. Sono, Signore, il vostro umile Servo, George Austen.
Il manoscritto era della figlia Jane, e si trattava di First Impression, la prima stesura di quello che poi diventerà Pride and Prejudice. Cadell si limitò a scrivere “declined by Return of Post” (“rifiutato a giro di posta”) nella parte superiore del foglio, e così finì la prima avventura editoriale di Jane Austen”.
(Dall’introduzione di Orgoglio e Pregiudizio Bicentenary Edition 1813-2013 della Jane Austen Society of Italy )
Basti questo come incoraggiamento a tutti gli scrittori emergenti che stanno cercando di far conoscere la loro opera; ma torniamo a noi.
Orgoglio e Pregiudizio, inutile dirlo, è meraviglioso e andrebbe letto almeno ogni 5 anni per la grazia e l’eleganza con cui è scritto, e per questo un grande riconoscimento va anche al lavoro dei traduttori.
“È una verità universalmente riconosciuta, che uno scapolo in possesso di un’ampia fortuna debba avere bisogno di una moglie. Per quanto poco si possa sapere circa i sentimenti o i punti di vista di un uomo del genere al suo primo apparire nel vicinato, questa verità è così saldamente fissata nelle menti delle famiglie del circondario, da considerarlo di legittima proprietà di una o l’altra delle loro figlie”.
il film
Oggi forse (e purtroppo) sono più diffuse le versioni cinematografiche di Orgoglio e Pregiudizio, ma per quanto ben fatte non possono certo eguagliare il romanzo.
Una delle più note, che tra l’altro si può anche andare a rivedere su Netflix, è Orgoglio e Pregiudizio del 2005 con Keira Knightley e Matthew Macfadyen. Sicuramente bellissima la fotografia e costumi, ma secondo me gli attori sono un po’ troppo “moderni” e non rendono proprio lo spirito dell’epoca.
Molto meglio, almeno da quel poco che ho trovato su YouTube, la serie televisiva prodotta dalla BBC nel 1995. Indovinate un po’ chi interpretava Mr. Darcy? Ebbene sì, proprio lui: Colin Firth!
Anche a voi si è accesa una lampadina? Ebbene, non è per niente una lampadina casuale: pare che proprio guardando la serie, Helen Fielding abbia trovato l’ispirazione per il suo romanzo Il diario di Bridget Jones. Ora, provate a riguardarlo da questa nuova prospettiva e ditemi se anche a voi non si apre tutto un mondo nuovo!
LA SFIDA
Ma non finisce qui. Ora vi chiedo davvero un atto di coraggio.
Nel 2006 Seth Grahame-Smith scrive per Quirk Books Pride and Prejudice and Zombies, un romanzo ambientato nell’Inghilterra del XVII secolo in cui le sorelle Bennet, tra una proposta di matrimonio e l’altra, imparano le arti marziali e a difendersi dai non morti. Ammetto di non averlo letto, né di avere visto il film che ne è stato tratto nel 2016, ma vi propongo giusto il trailer, in caso voleste vederlo per farvi due risate ad Halloween
Potrei anche continuare segnalandovi Lost in Austen, un’altra serie televisiva scritta da Guy Andrews come adattamento fantasy di Orgoglio e pregiudizio. Amanda Price dopo aver rifiutato la proposta di matrimonio del fidanzato, trova Elizabeth Bennet nel suo bagno e, attraverso un portale, entra nel si ritrova a Longbourn, la casa della famiglia Bennet, ed influenza suo malgrado tutti gli eventi raccontati nel romanzo, mentre Elizabeth si ritrova nella Londra del 21° secolo.
A questo punto temo che la mia credibilità sia definitivamente compromessa, ma penso che amare la lettura e i libri comprenda anche saperci giocare e scherzare con un po’ di ironia.