“Violeta”: il nuovo libro di Isabel Allende (Recensione)
All’inizio di gennaio ci eravamo lasciati con la notizia che a breve sarebbe uscito “Violeta”, l’ultimo libro di Isabel Allende e finalmente – come ti avevo anticipato – dal 3 febbraio è disponibile anche in Italia. Così, ancora fresco di stampa, ha scavalcato tutti quelli che avevo “in circolo” ed eccomi qui a raccontartelo
Vorrei tanto poterti dire che mi ha fatto impazzire, ma non sarebbe del tutto vero.
Violeta: la storia
“Violeta” racconta un secolo di storia del Cile attraverso la vita di una donna coraggiosa e combattiva.
Come certamente saprai, perché se ne è scritto e parlato un po’ ovunque, Violeta nasce nel 1920 e vive tra due pandemie: la Spagnola e il Covid.
Queste sono le due parentesi che racchiudono la sua lunga vita ed è davvero molto emozionante leggerne le infinite similitudini, tanto che in alcuni passaggi è difficile distinguerle: la paura, l’impossibilità di salutare i propri morti, la carenza di mascherine e di protezioni adeguate anche per il personale sanitario…
In mezzo, come dicevo, c’è un secolo di storia del Cile: la Grande Depressione, il Colpo di Stato, la dittatura di Pinochet, il grande terremoto, il dramma dei Desaparecidos. E c’è la storia di Violeta: i suoi amori tormentati, la famiglia allargata, il suo impegno per i diritti delle donne.
Tutto perfetto, tutto ovviamente scritto magistralmente, ma mi è anche sembrato un po’ “forzato”, non so come spiegarmi: too much.
LamarindaPensiero
Il progetto di raccontare un intero secolo, soprattutto quello di un paese come il Cile, è davvero ambizioso e magari rischia di non dare il giusto risalto a temi che vengono appena accennati, anche per ovvie necessità narrative.
Mentre è stata messa molta cura nel descriverci la Violeta dell’infanzia, dell’adolescenza e della passione travolgente per Juliàn Bravo, trovo che la parte della maturità sia rimasta un po’ in ombra e non ci sia stato dato modo di conoscere meglio la Violeta dell’impegno civile.
Questo naturalmente è solo un “Lamarindapensiero” e spero di non venir flagellata per aver messo in discussione un mostro sacro come la Allende che, a mio parere, resta una delle massime espressioni della letteratura contemporanea.
Se vuoi iniziare a sfogliarlo, ecco per te, come sempre, l’anteprima. Questa volta, più che mai, sono curiosa di conoscere le tue impressioni.
Buona lettura!