Recensione

Una serata con Winnie the Pooh

Di solito vi racconto dei libri che ho letto, ma questa settimana facciamo un’eccezione (o quasi).

Girando tra le varie piattaforme, mi sono imbattuta in Vi presento Christopher Robin, del 2017. Ok, come al solito non sono esattamente aggiornatissima sulle uscite cinematografiche e probabilmente in molti lo avranno anche visto ma per quelli di voi che, come me, raramente tolgono il naso dai libri, potrebbe essere una piacevole sorpresa.

Winnie the Pooh: la storia (vera)

Vi presento Christopher Robin racconta di come AA Milne sia diventato il “papà” di Winnie the Pooh (Winnie Puh) e del suo rapporto con il figlio, Christopher Robin, vero protagonista nelle storie dell’orsacchiotto più famoso del mondo.

Ora, scordatevi l’orsetto giallo della Disney: quello è arrivato molto dopo. Il vero Winnie si chiama Edward e Christopher Robin si chiama Billy Moon (almeno è così che vuole essere chiamato) e vivono in una villa in campagna nell’ East Sussex.

Milne, per i suoi racconti, si ispira alle storie che inventa con il figlio mentre giocano con i suoi pupazzi di pezza ma, dopo la pubblicazione del primo romanzo, la situazione gli sfugge di mano e il successo travolge (e sconvolge) la vita del bambino che ne era il vero protagonista.

Trovo che il titolo originale del film, Goodbye Christopher Robin, rappresenti bene il senso della storia e la volontà di Milne di restituire al figlio la sua libertà, cosa che si perde un po’ con il titolo della versione italiana.

Ovviamente sono andata a cercare il libro online e sto valutando se comprarlo, ma per ora mi sono limitata a leggere l’anteprima (che vi lascio sotto).

Di certo potrebbe essere una buona idea per i regali di Natale, magari anche per qualche bambino un po’ cresciuto.

Ricapitolando: consiglio la visione del film (lo trovate un po’ ovunque, anche su YouTube a noleggio) e la lettura del libro.

Lascio sotto, come sempre, il trailer del primo e l’anteprima del secondo 🙂

Se poi vi trovate da quelle parti, potere andare a salutare l’orsetto Edward e i suoi amici di pezza nella New York Public Library.


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