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“Animali fantastici. I Segreti di Silente”
Non si dovrebbe mai giudicare un libro dalla copertina (rigorosamente rigida), ma quella di “Animali Fantastici. I segreti di Silente” (Ed. Salani) è davvero strepitosa e genera sicuramente aspettative notevoli; ci tengo a specificare poi che copertina e sovra-copertina sono uguali, e questo per me fa guadagnare almeno altri dieci punti al libro. Estetica a parte, passiamo al contenuto.
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“La regina Margot” di Alexandre Dumas
Dopo il viaggio nel mondo di “The Sandman” della settimana scorsa, torniamo a Parigi dalle mie amate Regine (è il mio programma di lettura di questa estate). Questa settimana vi racconto la storia di Margherita di Valois o, meglio, “La regina Margot”, come è ricordata proprio grazie al romanzo di Dumas.
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The Sandman: l’attesa è finita
È l’ultimo arrivato in casa Netflix ed è già al primo posto nella Top10 delle serie TV: sto parlando naturalmente di “The Sandman”. Era certamente tra i progetti più attesi degli ultimi tempi, ma i fan lo stavano aspettando già da più di trent’anni, tanto c’è voluto per ricreare quel capolavoro che è la saga a fumetti “The Sandman” di Neil Gaiman pubblicata tra il 1988 e il 1996 dalla DC Comics, poi inserita nella linea Vertigo dal 1993.
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“Vita di Maria Stuarda”, regina di Scozia
Per chi come me non è proprio ferratissimo in storia, la lettura di “Vita di Maria Stuarda” di Stefan Zweig sarà una vera e propria rivelazione, nonché una lettura appassionante. L’ho scoperto mentre ero alla ricerca dei libri da leggere durante le vacanze; questa estate infatti mi sono buttata sulla storia delle regine di Francia e, dopo Caterina de’Medici, ho pensato che meritasse la mia attenzione anche Maria Stuarda che, seppur per poco, è salita al trono di Francia al fianco di Francesco II. (Ok, lo ammetto, sono rimasta affascinata dalla Maria di Reign e non ho resistito).
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“I Medici. Una regina al potere”: Caterina de’Medici
“C’era qualcosa di profondamente tragico nel potere. Era un bene che tutti avrebbero voluto, eppure esserne detentori scatenava invidie e risentimenti. Caterina non aveva mai potuto essere davvero sé stessa. L’avevano dipinta come mercantessa, eretica, adoratrice del diavolo, corruttrice, assassina. Ma nessuna di quelle definizioni, pensò, rendeva ciò che era sempre stata e non avrebbe mai voluto essere. Una donna sola.” Matteo Strukul, “I Medici. Una regina al potere” (2017)
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Lady Oscar: la storia nella storia
Il 14 luglio 1789 a Parigi, ai piedi della Bastiglia, muore Lady Oscar. Se anche tu, come me, non ti sei ancora ripreso dal trauma, “Il destino delle rose” di Valeria Arnaldo è il libro che fa per te. Pubblicato a maggio 2022, a cinquant’anni dall’uscita del primo numero del manga di Riyoko Ikeda “Berusaiyu no bara (Le rose di Versailles)” , il libro della Arnaldo è un saggio che ci porta un po’ nel “dietro le quinte” del manga, prima, e dell’anime, poi.
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“Cinquanta modi per dire pioggia” di Asha Lemmie
“Promettimi che obbedirai sempre. Non fare domande. Non lottare. Non resistere. Non pensare, se il pensiero dovesse portarti dove non devi andare. Sorridi e fai quello che ti chiedono. Solo la tua vita è più importante dell’obbedienza. Solo l’aria che respiri. Promettimelo.“ Asha Lemmie, “Cinquanta modi per dire pioggia” 2021 Editrice Nord
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Storie di geishe
Ho letto “Memorie di una geisha” e “Storia proibita di una geisha” in sequenza, incuriosita dalla storia molto particolare che li lega. Narrati entrambi in prima persona, il primo racconta la storia di Sayuri, la geisha di Gion Kobu dagli occhi grigi, il secondo è la biografia di Mineko Iwasaki, la geisha che negli anni Settanta ha affascinato il mondo con la sua grazia e che ha ispirato proprio il romanzo di Arthur Golden. Andiamo con ordine.
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“La felicità del cactus”
Uscito qualche anno fa, “La felicità del cactus” di Sarah Haywood rimane ancora oggi una buona lettura da ombrellone (la mia copia si è portata a casa anche un po’ di sabbia e qualche pagina spiegazzata). Susan è una quarantacinquenne single, affermata nel lavoro, sicura di sé e indipendente. “Io mi definisco una donna autonoma e piena di risorse. Ciò che mi manca in termini di relazioni personali e familiari è più che compensato dalla mia ricca vita interiore, infinitamente più stabile e sicura”. Se un po’ mi conoscete, saprete che non potevo non innamorarmi di questa donna.
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“Anima nomade”: l’invito al viaggio mediterraneo di Francesco Faraci, fotografo e scrittore.
Un cammino che inizia dalle parole di Pasolini e arriva a Grotowski. Imparare a sentire i luoghi e le persone; lasciarsi stupire, attraversare ed ammaliare. Luce, corpi e luoghi. Autobiografico a tratti, con “Anima nomade” (Mimesis Edizioni) Faraci conduce i lettori nella sua Palermo e attraverso i cassetti della memoria e i ricordi d’infanzia che hanno ispirato inconsapevolmente il suo cammino.