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Norwegian wood – Haruki Murakami
Ci sono libri che più di altri mi mettono in difficoltà quando mi trovo a dover scrivere la recensione, e “Norwegian wood. Tokyo Blues” di Murakami è uno di questi. È così delicato nei suoi equilibri che, a commentarlo, ho quasi il timore di rovinarlo. Il racconto è un lungo flashback che parte proprio dalle note di “Norwegian wood” dei Beatles e riporta Watanabe, trentasettenne appena atterrato all’aeroporto di Amburgo, ai suoi vent’anni, al collegio di Tokyo, a Naoko e Midori, con un racconto che è a metà tra il ricordo e il rimpianto.
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Rebecca la prima moglie
Il libro, il film, il remake “Sognai l’altra notte che ritornavo a Manderley. Mi pareva di essere al cancello che dà sul viale d’ingresso, e non potevo entrare: la via era sbarrata. Una catena con un lucchetto chiudeva il cancello. In sogno chiamavo il guardiano, ma nessuno rispondeva, e accostandomi a guardare tra le sbarre arrugginite, mi accorgevo che la casetta era disabitata”. Questo è “Rebecca la prima Moglie” di Daphne Du Maurier (1938). Mi è ritornato in mente in questi giorni perché, prima di andare al cinema a vedere il remake che è appena uscito, sto rileggendo “Assassinio sul Nilo” di Agatha Christie; e si sa: i libri sono come…
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“Violeta”: il nuovo libro di Isabel Allende (Recensione)
All’inizio di gennaio ci eravamo lasciati con la notizia che a breve sarebbe uscito “Violeta”, l’ultimo libro di Isabel Allende e finalmente – come ti avevo anticipato – dal 3 febbraio è disponibile anche in Italia. Così, ancora fresco di stampa, ha scavalcato tutti quelli che avevo “in circolo” ed eccomi qui a raccontartelo
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Drusilla Foer: il libro
“Tu non conosci la vergogna. La mia vita eleganzissima” Sono bastate poche battute, appena scesa la scalinata dell’Ariston, per capire che la vera vincitrice di Sanremo 2022 sarebbe stata Drusilla Foer. Elegante, spiritosa, meravigliosamente crudele – amici e parenti siete avvisati – ora è lei la mia preferita (dopo l’indiscussa regina del mio cuore, Lady Violet). Ma torniamo a noi: chi è davvero Drusilla Foer? Attrice? Cantante? “Anziana soubrette”? Nobildonna? (no, nobildonna no: su questo non transige)
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“Il fiato di Edith” di Nicola Pesce
“Cos’era l’Irlanda?, un’ora di crepuscolo che invece di scurire imbianchiva; una sorta di nebbia che si poteva respirare, e soffi di vento nella brughiera, cortecce d’alberi e perline di precoce rugiada.” Nicola Pesce, “Il fiato di Edith” Edizioni NPE 2020 Ora, di fronte ad un testo scritto con questa eleganza, come posso io sperare di mettere insieme una recensione che possa anche solo vagamente essere all’altezza? Ma partiamo dall’inizio.
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“Galatea” di Madeline Miller
Dopo “La canzone di Achille“ e “Circe“, Madeline Miller ci racconta un altro mito, quello di Galatea e Pigmalione e, come sempre, lo fa con uno stile tutto suo.
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“4321” di Paul Auster
Quando una vita sola non è abbastanza Qualche giorno fa, tra i libri da leggere in quarantena, ti ho suggerito “4321” di Paul Auster. Ora ne parliamo con calma. Se anche a te intriga l’idea che ci potrebbero esistere infiniti universi paralleli in cui vivere infinite vite parallele, allora questo è il libro che fa per te.
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“Klara e il Sole” di Kazuo Ishiguro
«Tu credi al cuore umano? […] Tu credi che esista? Qualcosa che rende ciascuno di noi unico e straordinario?» Kazuo Ishiguro, Klara e il Sole (Einaudi, 2021) Se hai amato “Non lasciarmi“, devi assolutamente leggere “Klara e il Sole“, l’ultimo romanzo di Kazuo Ishiguro, pubblicato in Italia da Einaudi a marzo di quest’anno. Te l’ho già proposto qualche settimana fa tra i libri da regalare a Natale e, se ancora non lo hai letto, ti consiglio di prenderne due: uno lo incarti e l’altro lo tieni, vedrai che non te ne pentirai. A me è bastato leggere la quarta di copertina per innamorarmene (e per capire che avrei versato fiumi…
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“New York 1941. Forse” di Luca Giribone
“Un albero diverso in una fila di alberi uguali” ecco che cos’è “New York 1941. Forse” di Luca Giribone. Perché il segreto sta tutto in quel “forse”, perché lo capisci già, sfogliandolo in libreria, che quel libricino di 140 pagine ti sta nascondendo qualcosa. Inizi a leggerlo e ti sembra innocuo; è un noir vecchio stile, di quelli con il cappello calato sugli occhi ed il bavero alzato alla Humphrey Bogart; scorrevole, scritto bene, niente da invidiare (e forse qualcosa da insegnare) ad autori più famosi e patinati.
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“La volpe che amava i libri” Nicola Pesce
“C’era una volta – nell’immensa taiga russa – una volpe di nome Aliosha. L’inverno si stava avvicinando, Aliosha se ne accorgeva dal fiato che si faceva fumo quando – sull’uscio della sua tana – si guardava intorno per gli ultimi preparativi, prima del lungo letargo”. Nicola Pesce, La volpe che amava i libri, Edizioni NPE 2021 Inizia così La volpe che amava i libri, una dolcissima fiaba che parla di libri, di amicizia e di coraggio. Difficilmente lo avrai visto esposto nelle vetrine di qualche grande libreria, io l’ho scoperto tramite la promozione sui social ed è stato amore (amure) a prima vista.