• Recensione

    Cara Pace – Lisa Ginzburg

    “Cara Pace” (Ponte alle Grazie) di Lisa Ginzburg è uno dei dodici romanzi che concorrono per il Premio Strega di quest’anno In mezzo a tanti libri che parlano di rapporto genitori-figli, Lisa Ginzburg con “Cara Pace” ci parla di sorellanza nella sua accezione più vera. 

  • Recensione

    Lettere da Whalestoe – Mark Z. Danielewski

    L’autore di Casa di Foglie di nuovo in libreria Per la Giornata mondiale del libro mi sono regalata Lettere da Whalestoe di Mark Z. Danielewski, pubblicato da 66thand2nd. In realtà lo avrei comperato comunque, ma ho pensato che fosse un “segno” che uscisse proprio il 22 aprile e quindi che mi potesse essere recapitato per il 23.

  • Recensione

    Io sono l’abisso – Donato Carrisi

    L’uomo che puliva, la ragazzina con il ciuffo viola, la cacciatrice di mosche, tutti sono accomunati da un unico elemento: la solitudine. È la solitudine che ci mette in pericolo, che ci rende vittime, che fa di noi dei carnefici. Questo è Io sono l’abisso di Donato Carrisi (Longanesi).

  • Recensione

    Sembrava bellezza – Teresa Ciabatti

    Il libro di Teresa Ciabatti candidato al Premio Strega 2021 “Datemi un cigno“: questa è la preghiera, ripetuta più volte, come un mantra, da Teresa Ciabatti nel suo Sembrava bellezza, candidato al Premio Strega di quest’anno. Negli anni Ottanta in cui l’importante era apparire, avere il vestito giusto, lo zainetto giusto (quante di noi hanno implorato per il bauletto Naj Oleari con i fenicotteri?), avremmo dato un braccio per un po’ di notorietà, fosse anche negativa, noi che eravamo condannate – quando andava bene – ad essere trasparenti.

  • Recensione

    Bridgerton: da Netflix al libro

    Bridgerton e gli altri: lo strano caso del libro tratto dal film Lo scorso inverno Netflix ha registrato il successo di tre serie in particolare: La Regina degli Scacchi, Lupin e, ultimo in termini di tempo, Bridgerton. Tutte e tre le sceneggiature nascono da libri che hanno avuto più o meno successo qualche anno fa, e che Mondadori ha deciso di ripubblicare negli ultimi mesi mettendo il logo Netflix ben in evidenza in copertina.

  • Film,  Recensione

    “L’amante” di Marguerite Duras

    “Era lui sul sedile posteriore, quella forma appena visibile, immobile, abbattuta. Lei stava appoggiata al parapetto. Come sul traghetto, la prima volta, sapeva che la stava guardando. Anche lei lo guardava, non lo vedeva più ma continuava a guardare verso la forma dell’automobile nera. E poi alla fine non l’aveva più vista. Era sparito il porto e poi la terra”.

  • Recensione

    Arsenio Lupin ladro gentiluomo

    Dopo il successo su Netflix, Lupin torna in libreria Ho appena terminato di rileggere “Le avventure di Arsenio Lupin ladro gentiluomo“ di Maurice Leblanc, acquisto inderogabile dopo aver visto la serie Netflix, Lupin (Dans l’ombre d’Arsène) Questo è uno dei rari casi in cui consiglio di leggere il libro dopo aver visto la serie, per poter apprezzare meglio entrambe. Lupin infatti non è la trasposizione fedele dei racconti di Leblanc, ma ne regala alcune citazioni che acquistano valore solo dopo che le si è ritrovate nel libro. Perché il figlio di Assane si chiama Raoul? Da dove arriva Salvator814?